Sul campo - Jekko

Jekko all’opera

I casi di successo nei cantieri di tutto il mondo.

Quando è il momento di entrare in cantiere e sollevare il lavoro da qualsiasi difficoltà, una Jekko può raggiungere il suo liftinghero davvero ovunque in tutto il mondo. Leggi alcune tra le storie di successo delle nostre gru e mini gru in attività, ciascuna con i suoi poteri e le sue unicità, e scopri in quanti modi può essere utilizzata una Jekko in ogni settore.

Sollevamento e movimentazione Germania
Recupero di un autoarticolato dopo un incidente
Lungo la A44 vicino a Bad Sassendorf, in Germania, un autoarticolato, carico di prodotti agricoli come frutta e fiori, è stato coinvolto in un incidente stradale a seguito della perdita di controllo del mezzo. Dopo aver sfondato il guardrail a bordo strada, il veicolo si è rovesciato sul fianco destro nel campo adiacente. Il recupero di mezzi pesanti, come un autoarticolato, è un'operazione piuttosto complessa, in quanto coinvolge veicoli di considerevole peso e dimensioni che richiedono attrezzature speciali. In questo caso, Unitec Spezialtransporte GmbH ha risposto alla chiamata con i mezzi adeguati, tra cui una Jekko JF990. JF990 è la gru articolata su cingoli più potente nel catalogo Jekko, con una capacità di sollevamento massima di 21.000 kg. La gru non ha incontrato difficoltà nello spostarsi agevolmente sul terreno fangoso e posizionarsi vicino al mezzo incidentato, sfruttando al massimo la sua portata. Dopo aver svuotato e alleggerito il semirimorchio e assicurato i cavi per il sollevamento, il veicolo è stato rapidamente raddrizzato e preparato per essere rimosso. L'utilizzo di due gru in tandem, ovvero la JF990 affiancata da una gru pesante su camion, si è rivelato essenziale per distribuire la trazione in modo uniforme lungo l'intera lunghezza dell'autoarticolato, garantendo un sollevamento equilibrato senza rischiare contraccolpi pericolosi. Questa fase delicata ha richiesto precisione e abilità da parte degli operatori per condurre le operazioni in completa sicurezza. Dopo averne verificato le condizioni complessive, il veicolo è stato connesso al carro attrezzi e rimosso con successo. La professionalità e la competenza dimostrate da Unitec-Spezialtrasporte nel manovrare la Jekko JF990 hanno permesso un recupero rapido e preciso.
Approfondisci
Installazione di opere d'arte Italia
Installazione di un'opera d'arte dedicata a Galileo Galilei
In occasione dell’inaugurazione dell’801° Anno Accademico e per la ricorrenza degli 800 anni dell’Università di Padova (1222 – 2022), è stata dedicata un’opera d’arte in onore di Galileo Galilei. Considerato il Padre della Scienza moderna, dal 1592 fino al 1610 ha avuto la cattedra di matematica, geometria e astronomia presso l’Università di Padova ed è proprio in questo periodo che cominciò a studiare la teoria copernicana del moto planetario, abiurata poi pubblicamente sotto costrizione della Santa Inquisizione. Da qui, “L’abiura di Galileo Galilei”, il nome dell’opera d’arte di Emilio Isgrò, artista e scrittore italiano che ha dedicato la sua opera, suddivisa in due diversi atti, allo scienziato italiano.   Per l’installazione del primo atto dell’opera, il mappamondo in granito al centro del chiostro del Palazzo universitario, è entrata in azione una minigru Jekko.   L’opera artistica, composta di due sculture, è stata installata nella sede universitaria di Padova. Il primo atto, dal titolo “Eppur si muove”, è stato posizionato al centro del chiostro di Palazzo del Bo. Si compone di un grande mappamondo in granito i cui continenti sono definiti da cancellature nere. Il secondo atto, invece, dal titolo “Chissà se si muove davvero”, propone un grande libro posizionato nella Sala dei Quaranta, le cui righe sono state censurate. L’artista ha voluto ricordare il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, che, pubblicato nel 1632, fu la causa definitiva della condanna di Galileo Galilei all’abiura. L’incarico è stato portato a termine in breve tempo dallo staff di NMG Italia, azienda veronese specializzata nel Noleggio Gru Elettriche e nell’Industrial Relocation. Con la sua SPX650 è riuscita a passare il centro di Padova e a posizionare l’opera passando prima dall’intrinseca entrata delimitata dal fitto colonnato di Palazzo Bo e a gestire poi la delicata posa di tutto il materiale necessario all’installazione dell’opera. Dopo un primo passaggio all’interno del chiostro con le casse contenenti i materiali, posizionate verticalmente per passare attraverso le colonne, si sono successivamente dedicati alla collocazione della base d’appoggio e al posizionamento delle due parti semisferiche di granito che componevano la scultura. Le misure compatte di SPX650 e la capacità massima di 5 tonnellate hanno permesso di portare a termine il lavoro con precisione e in velocità.     Crediti: Università degli Studi di Padova: https://www.unipd.it/news/abiura-galileo-isgro
Approfondisci
Sollevamento e movimentazione Italia
Recupero di un elicottero con una Jekko JF545
Il nostro cliente ci racconta: "Ad inizio giugno di quest’anno in Bendini gru srl abbiamo portato a termine una straordinaria opera di recupero.   È stato l’intervento più complesso dell’anno e si tratta del recupero di un elicottero costretto ad un atterraggio di emergenza nei nostri Appennini Tosco-Emiliani.   Il recupero andava effettuato in Località Rio, nell’Appennino Tosco-Emiliano, precisamente a Nord Est del Lago di Suviana (circa 40km Sud-Ovest rispetto alla nostra sede di Lama di Reno, Bologna) e vedeva come oggetto un elicottero di Elifiulia Helicopter Service che dalla sede di Ronchi dei Legionari (GO) in Friuli Venezia Giulia, si stava dirigendo a Garfagnana (LU), per svolgere attività di servizio antincendio.   L’elicottero in fase di trasferimento dalla Pianura Padana, una volta a ridosso dell’Appennino tosco-emiliano è entrato in un banco di nuvole basse causate dal maltempo, perdendo momentaneamente l’orientamento visivo. Quando la visuale è tornata limpida, l’elicottero si trovava troppo a ridosso della montagna e ai tralicci dell’alta tensione per poter proseguire la rotta e i due piloti, quindi, sono stati costretti ad effettuare un atterraggio di emergenza per evitare di impattare sulla montagna o sull’alta tensione.   Il velivolo, una volta atterrato e non più in grado di decollare per cause tecniche, ha subito inoltrato l’SOS alle autorità competenti per il soccorso del mezzo. Ed è qui che siamo entrati in gioco noi di Bendini gru srl.   La sfida che si presentava davanti a noi una volta effettuato un sopralluogo preliminare, non era semplice. Si trattava di recuperare un elicottero di dimensioni di 12 x 2 metri, per un peso di 20 quintali e del valore di oltre 2 milioni di euro, senza arrecare ulteriori danni al velivolo e all’ambiente circostante; un terreno difficilmente accessibile, in mezzo al bosco dell’Appennino, con un 16% di pendenza, in condizioni di forte instabilità per un dissesto idrogeologico causato dal forte maltempo che ha imperversato in Emilia Romagna nelle settimane precedenti.   Le possibilità che si prospettavano per procedere nell’intervento di recupero erano tre: Utilizzare un elicottero più grande per imbragare e trasportare il velivolo di Elifriulia fino alla base a Gorizia; Utilizzare una gru su camion, impattante sull’ambiente e molto più difficoltosa da gestire a livello logistico per il recupero; Organizzare una staffetta di mezzi quali gru su camion, trattore agricolo e minigru per procedere alla rimozione del mezzo.   Una volta studiata la situazione assieme ai periti tecnici, abbiamo deciso che la soluzione migliore sarebbe stata quella di fare più passaggi con mezzi diversi.   Per portare a termine un intervento di questo genere, con terreni scoscesi, spazi ristretti, pendenze e grandi sollevamenti, il mezzo migliore scelto per l’intervento è stato la minigru Jekko modello JF545. Si tratta della mini-gru cingolata articolata, dal peso totale di 18.2 tonnellate, con una capacità massima di sollevamento di 15.500 kilogrammi e rotazione continua del braccio principale a 360°. Le dimensioni compatte di questo modello, la possibilità di stabilizzazione variabile per 5 diversi livelli di stabilità, uniti alla grande capacità di sollevamento, combaciavano perfettamente con le esigenze dettate dall’arduo cantiere che avremmo dovuto affrontare.   La mattina del giorno dopo, con un team di 5 persone, abbiamo caricato la minigru Jekko sull’ autocarro e ci siamo diretti al punto di ritrovo da cui poi avremmo proceduto con la gru su cingolo. Una volta in loco e scaricata la minigru, abbiamo proseguito a piedi e su cingoli per 3 km di strada sterrata e scoscesa (causa frane) lungo montagna, seguiti dal trattore agricolo.   Arrivati nella proprietà e stabilizzata correttamente la minigru all’interno dello spiazzo messo a disposizione, bisognava trasportare il mezzo in avaria il più vicino possibile alla gru Jekko per poter procedere all’intervento di recupero in sicurezza. Per fare questo è stato utilizzato un trattore agricolo.   Dopodiché è entrata in gioco Jekko JF545. Con 16 metri di braccio principale e tramite il gancio in dotazione sistemato nel fulcro delle eliche precedentemente rimosse a mano per trascinare l’elicottero, ha agganciato e sollevato il velivolo trasportandolo e appoggiandolo sulla parte pianeggiante del caseggiato.   Da lì abbiamo spinto il velivolo a mano per altri 10 metri, in un punto favorevole per poter sollevare nuovamente l'elicottero e posarlo sul trattore agricolo per ritornare a tracciare il percorso inverso e rientrare in valle, dove era stato impostato il campo base per l'ultimo trasporto verso i mezzi che lo avrebbero portato in sede.   Lo staff di Bendini gru srl è stato impeccabile nell’operazione di recupero che è durata all’incirca 10 ore contando la preparazione e il rientro alla nostra sede."
Approfondisci
Sollevamento e movimentazione Norvegia
Recupero di un velivolo militare in avaria
Jekko SPX532 “arruolata” dall’aeronautica militare statunitense Nel mese di agosto 2022, l’aeronautica militare americana si è trovata ad affrontare un problema di avaria di un velivolo utilizzato per le operazioni speciali. Il CV-22 Osprey appartenente al 7th Special Operations Squadron dell’US Air Force con sede presso la RAF Mildenhall Air Force Base nel Regno Unito, ha effettuato un atterraggio di emergenza rimanendo bloccato per problemi tecnici nell’isola di Senja, nella riserva naturale di Stongodden, nel Nord della Norvegia. Dal momento che la riparazione in loco non sarebbe stata possibile, il velivolo da 90 milioni di dollari in avaria, dal peso di quasi 27 t, lungo 17 m e alto 7 m, doveva essere spostato di circa 80 m per poter raggiungere la riva e procedere così alla rimozione. Per poter avanzare di quegli 80 metri “davvero impegnativi” come li ha definiti Jim Slife, capo del Comando delle operazioni speciali dell’aeronautica statunitense, sarebbe stato necessario costruire un percorso di fortuna con della ghiaia e con delle travi di legno posizionate una accanto all’altra, creando così una sorta di strada improvvisata utile all’avanzamento dell’Ospray verso la riva. Per procedere nella movimentazione dei materiali utili alla creazione della passerella, senza arrecare ulteriori danni ambientali, è stata “arruolata” la minigru Jekko SPX532 della società di trasporti norvegese Yngve Simonsen Transport. Utilizzare una minigru su cingoli, infatti, permette di movimentare materiali pesanti senza dover necessariamente installare una gru fissa deturpando l’ambiente circostante. Dato l'ambiente vulnerabile, le attività di recupero sono state attentamente pianificate. L’aeronautica statunitense ha collaborato assieme all’esercito norvegese e ai funzionari ambientali locali per garantire il minor danno ambientale possibile alla riserva naturale. L’impiego della minigru Jekko è stato essenziale non solo per lo spostamento e la posa dei materiali dalla barca fino al velivolo per creare la passerella, ma anche per il ridotto impatto ambientale, elemento non secondario essendo il cantiere una riserva naturale protetta. Nel caso del modello Jekko SPX532 versione elettrica, si tratta di una minigru telescopica cingolata dalle dimensioni compatte e capacità massima di sollevamento pari a 3200 kg, alimentata a batterie litio. Disporre di una gru di misura e peso ridotti e dalla capacità di carico elevata è importante in cantieri come questo in cui praticità di trasporto e capacità performante della macchina sono essenziali per portare a termine i lavori nel minor tempo possibile. Utilizzare questo modello nel cantiere all’aria aperta nell’isola di Senja garantisce il minimo impatto ambientale e la tutela della riserva naturale di Stongodden non solo perché in grado di lavorare in cantiere senza danneggiare l’ambiente circostante, ma anche perché essendo alimentata con batterie litio le emissioni inquinanti sono pari a zero. Le operazioni di recupero sono durate circa un mese. Una volta trasportato verso il Mar di Norvegia, il CV-22 Osprey dell’US Air force è stato trasportato al porto NATO in Norvegia per la manutenzione e la rimessa in moto.   Photos by Norwegian Armed Forces, Tiril Haslestad
Approfondisci
Installazione e movimentazione manufatti USA
Installazione di un organo a canne in USA
Una Jekko SPX532 per installare un organo a canne in USA La tradizione della musica sacra, rappresentata da Fratelli Ruffatti Organ Builders, e l’innovazione, rappresentata dai macchinari a marchio Jekko, si sono incontrate in USA, precisamente nella chiesa di Santa Caterina da Siena in Wayne, Pennsylvania. Fratelli Ruffatti Organ Builders è un’azienda artigiana di Padova che dal 1940 si occupa di ideazione, progettazione e realizzazione di organi a canne oltre che di restauro di organi di interesse storico. Già nota a livello internazionale per capolavori artigiani come l’imponente e maestoso organo a 5 manuali composto da più di 16.000 canne per la Christ Cathedral in California, questa volta è stata scelta per la realizzazione di un organo per la chiesa di Santa Caterina da Siena in Wayne, Pennsylvania. Sono state settimane di lavoro intenso, come descrivono i Fratelli Ruffatti, quelle dedicate all’installazione dello strumento. Questo organo a canne di medie dimensioni, ma di grande valore artigianale è stato creato appositamente per la chiesa di Santa Caterina da Siena ed è composto da 3 tastiere e 2242 canne, con due consolle identiche: una posizionata nel soppalco dedicato al coro e l’altra nella navata laterale. Per trasportare lo strumento all’interno della chiesa, e soprattutto per posizionare nella balconata del coro una consolle da più di 2 tonnellate, c’era bisogno di una soluzione per il sollevamento che potesse entrare in chiesa agevolmente attraverso la porta principale e che potesse facilmente lavorare all’interno dell’edificio senza apportare danni strutturali e materiali. È proprio qui che entra in campo Jekko. Colt Vacek, Service Manager di Fascan International, dealer Jekko americano afferma: “Dimensione, capacità di carico, delicatezza e precisione erano estremamente necessari e importanti per la buona riuscita dell’operazione. La SPX532 è stata sicuramente la scelta migliore. Un modello a porta singola che passa ampiamente attraverso la porta della chiesa con la particolarità, per questo modello, di poter lavorare in elettrico, permettendo di portare a termine il lavoro senza produrre alcuna emissione. Grazie al radiocomando permette di lavorare liberamente controllando il lavoro da qualsiasi angolazione e distanza. Ad oggi posso dire che il lavoro svolto presso la chiesa di Santa Caterina da Siena ha superato ampiamente tutte le nostre aspettative!”. “Per trasportare ed installare un organo ci vogliono molta attenzione e delicatezza.” - racconta Michela Ruffatti, responsabile della progettazione e del controllo della produzione di Fratelli Ruffatti Organ Builders – “Tutte le componenti dell’organo vengono create a mano con materiali pregiati e preziosi che vanno trattati con cura soprattutto nella fase delicata del trasporto. Il lavoro della gru Jekko è stato eccezionale, perché ha sollevato con facilità e agilità un carico pesante pur avendo uno sbraccio importante, muovendosi allo stesso tempo con estrema delicatezza. L’impressione che ho avuto sovrintendendo i lavori è che fosse una macchina molto intuitiva da manovrare. Decidere di installare l’organo con la mini gru Jekko è stata una scelta ottimale.”. È stato Mike Ambrose, di F. Ambrose Rigging, colui che ha saputo manovrare la Jekko SPX532 con sicurezza e tecnica. Era la prima volta che si cimentava in un lavoro così inusuale con una macchina a marchio Jekko, ma è rimasto notevolmente colpito dalle prestazioni di questa gru compatta che, grazie all’idraulica di precisione, permette di portare a termine lavori estremamente delicati. Ambrose commenta il lavoro così: “È stato davvero semplice usare la macchina, è estremamente versatile in differenti campi di lavoro e si adatta bene specialmente agli spazi piccoli. La SPX532 elettrica si è dimostrata essere la macchina ideale per lavorare all’interno della chiesa soprattutto perché non produce emissioni, è facilmente manovrabile ed è agile abbastanza da evitare ostacoli interni come panche, luci o travi che avrebbero potuto ostacolare l’operazione di installazione.” L’installazione dell’organo in Pennsylvania non rispecchia altro che una delle molteplici situazioni di lavoro in cui i macchinari a marchio Jekko risultano essere una soluzione ottimale. L’obiettivo dell’azienda trevigiana, infatti, è proprio questo: fornire soluzioni di sollevamento ideali per qualsiasi necessità, in qualsiasi contesto.
Approfondisci
Potatura Italia
Manutenzione aree verdi con pinza abbattitrice
Un nuovo approccio alla manutenzione della aree verdi con JF545 V-Max e la pinza abbattitrice   La ditta “Bendini Autotrasporti” di Bologna, storico cliente di Jekko, ha provato in anteprima la nuova JF545 V-Max con l’applicazione della pinza abbattitrice in attività di potatura e nella manutenzione straordinaria del letto di un fiume con rimozione di tronchi. Chi ha detto che l’attività di potatura deve per forza essere complicata e pericolosa, o richiedere più attrezzature e operatori? Fra i numerosi nuovi accessori ora installabili nella versione V-Max della JF545 c’è anche una testa abbattitrice composta da una sega e da una pinza per la potatura e l’abbattimento di alberi, una nuova soluzione che porterà una rivoluzione nell’ambito della manutenzione delle aree verdi. Per comprendere appieno la portata di questa nuova applicazione, vale prima la pena menzionare le modalità con cui attualmente vengono effettuati gli interventi di potatura e abbattimento degli alberi. “Normalmente, l’attività di potatura può avvenire in due modi. Una prima modalità prevede l’uso di una piattaforma o di una gru con cestello che porti in quota l’operatore, il quale poi procede al taglio con una motosega, e di una seconda gru che tenga il pezzo tagliato da posare a terra; questa soluzione richiede quindi l’utilizzo di due macchine. Altrimenti si adotta la via del treeclymbing, ossia la salita in arrampicata da parte dell’operatore che effettua il taglio con la motosega imbragato all’albero; in questo caso c’è comunque la necessità di una gru che movimenti il pezzo tagliato, con tutti i rischi annessi per quanto riguarda la sicurezza dell’operatore”, spiega Emanuele Bendini della Bendini Autotrasporti. Va evidenziato inoltre che le macchine utilizzate (normalmente camion con gru o piattaforme autocarrate) sono ingombranti, poco manovrabili, pesanti, e spesso (in particolare nei contesti urbani) non riescono ad avvicinarsi molto al luogo di intervento, rendendo necessario il ricorso ad ampi sbracci. Con la nuova applicazione proposta da Jekko tutti questi problemi sono facilmente superati. Innanzitutto, è possibile tagliare, riporre a terra e sezionare i rami o tronchi con un unico strumento, e di conseguenza bastano una sola macchina e un solo operatore. Grazie alle dimensioni compatte, la JF545 V-Max riesce ad accedere in spazi anche molto ristretti e dunque ad avvicinarsi il più possibile all’area di lavoro: “Questo ci permette di lavorare con dei margini di sicurezza e di precisione ancora più elevati, perché non dobbiamo sfruttare l’intera capacità di sbraccio della macchina” chiarisce Bendini. La JF545 V-Max inoltre riesce ad avere un livello di invasività molto contenuto sul luogo di intervento, aspetto da non trascurare quando si pensa ad esempio a potature in giardini di case private. Una delle conseguenze più importanti di questa innovazione riguarda comunque il tema della sicurezza: con JF545 V-Max l’operatore può infatti controllare con il radiocomando sia la macchina che la pinza da un’opportuna distanza e con una visuale migliore, senza la necessità di doversi imbragare ed arrampicare sull’albero ed evitando al contempo la caduta di rami. Una svolta importante in un settore che purtroppo vede ogni anno in tutto il mondo numerosi incidenti, anche mortali. I vantaggi della JF545 V-Max non sono finiti qui. “Questa applicazione è un’integrazione alle molteplici funzioni che già presenta la JF545. Infatti, oltre alla pinza per l’abbattimento controllato degli alberi, è possibile installare un cestello porta operatore o una piattaforma, oppure lavorare in maniera classica a gancio o con il verricello, sia con il braccio principale che con il jib. Questo consente di poter svolgere con un’unica macchina molteplici tipologie di lavoro in infiniti campi di applicazione. Una volta completato l’intervento in ambito forestale, la pinza può essere facilmente disinstallata e l’operatore ha a sua disposizione la classica JF545, da impiegare anche in ambito industriale e civile in tutto l’arco dell’anno. La versatilità è decisamente il punto di forza di questa macchina!” sottolinea Bendini. “La JF545 V-Max con pinza abbattitrice rappresenta la macchina ideale per chi fino ad oggi ha svolto le attività di manutenzione delle aree verdi in maniera tradizionale, ossia mobilitando più macchine e persone o in modo pericoloso con il treeclymbing. Sono diversi i mercati che hanno già manifestato interesse nei confronti di questa nuova soluzione: il nord America, con Stati Uniti e Canada, ma anche l’Italia e il blocco centro/nord europeo con Germania, Francia, Olanda, Finlandia, Norvegia.” conclude Alberto Franceschini, Export Manager di Jekko.
Approfondisci
Opere Pubbliche Brasile
Montaggio di strutture metalliche a Fortaleza
Costruzione del centro commerciale Iguatemi a Fortaleza. Due Jekko vengono utilizzate all’interno dell’opera. La versatilità delle mini gru permette di utilizzarle per qualsiasi necessità di sollevamento. Sono spesso usate per sostituire la gru a torre difficilmente reperibile in cantiere.
Approfondisci
Movimentazione del vetro Svizzera
Movimentazione e posizionamento di lastre di vetro
Jekko SPX312 all’opera in un cantiere in Svizzera da parte del nostro cliente Feldmann. La macchina è stata utilizzata sia all’interno che all’esterno per la movimentazione e posizionamento di lastre di vetro. La SPX312 ha a disposizione 2 motorizzazioni: benzina per lavorare in spazi aperti ed elettrica (tramite power pack) per lavorare in ambienti chiusi. E’ inoltre disponibile una versione a batteria. Il jib a gancio (rosso) montato nel braccio principale permette una maggiore manovrabilità con il vetro.
Approfondisci
Potatura Italia
Potatura e abbattimento alberi
“Con la JF545 arriviamo dove prima era impossibile” La ditta “Bendini Autotrasporti” nel bolognese è stata tra le prime ad accaparrarsi questa gru: “Una macchina imparagonabile, che offre opportunità impensabili rispetto a una gru montata su autocarro. Questo ci sta dando un vantaggio competitivo notevole con risultati davvero soddisfacenti”  Tra le prime in assoluto ad aggiudicarsi una JF545 è stata la ditta “Bendini Autotrasporti” di Marzabotto in provincia di Bologna. Azienda nata nel 1979 proprio nel settore degli autotrasporti, oggi la ditta si è specializzata anche nel sollevamento e nel business del noleggio. Con un bacino di clienti prevalentemente legato al Nord Italia, vanta un parco macchine riguardante principalmente gru per autocarro, piattaforme e semirimorchi. “La ragione fondamentale di acquisire una gru articolata su cingoli come - ha spiegato Emanuele Bendini, figlio del fondatore Pino, oggi al fianco del padre nella gestione dell’azienda - è stata quella di ampliare il nostro parco con una macchina che non fosse paragonabile a nessuna delle altre e che offrire opportunità impensabili rispetto a una gru montata su autocarro. Questo ci sta dando un vantaggio competitivo notevole con risultati davvero soddisfacenti”. E le opportunità riguardano innanzitutto gli aspetti logistici: “Noi abbiamo numerose gru articolate su autocarro. Bisogna pensare - continua Bendini - che una gru su camion ha dei vincoli di accessibilità in certe aree che oggi abbiamo di fatto risolto con la JF545, infatti, riusciamo ad arrivare in zone e spazi che in precedenza era impensabile raggiungere. Ad esempio possiamo accedere in aree di produzione industriale, sollevare e posizionare macchinari avendo diretto accesso con la gru. Anche l’aspetto dei cingoli non è da sottovalutare perché spesso lavorando nelle nostre zone di prossimità negli Appennini siamo costretti a lavorare in punti con dislivelli e aree sconnesse. La gru cingolata è un vantaggio anche in questi casi”. Ma i punti di forza collegati alla nuova JF vanno oltre, come tiene a precisare Emanuele Bendini: “Io l’ho usata direttamente e ne sono davvero entusiasta. La macchina ha un potenziale assurdo in termini di versatilità, maneggevolezza, facilità d’uso. Sono molto soddisfatto e i risultati di questi primi mesi sono davvero ottimi”. Un esempio specifico di valore aggiunto determinato dall’uso di una gru articolata su cingoli riguarda l’intervento della JF545 della ditta Bendini all’interno della Basilica della Madonna di San Luca a Bologna. “Periodicamente facciamo la potatura e l’abbattimento di alberi nel contesto della Basilica per la manutenzione delle sue aree verdi. In precedenza questi interventi dovevamo farli con specialisti in arrampicata. Bisognava tagliare e imbracare tutti i pezzi. Un lavoro molto impegnativo in termini di sicurezza, tempi e costi. Per capirci in passato ci mettevamo circa una settimana per mettere a punto questi interventi periodici. Ora con la JF545 ci abbiamo messo meno di una giornata perché abbiamo potuto accedere direttamente all’area e operare quindi con i cestelli”.
Approfondisci
Intervento ad alta quota Italia
Movimentazione di aste di perforazione per intervento in quota
Scelta per la sua elevata affidabilità, la minigru Jekko JF40 è stata trasportata smontata in elicottero e rimontata una volta arrivata in cantiere nell’Appennino Reggiano, per un intervento in un sito storico di primaria importanza, nelle immediate vicinanze di un museo aperto durante tutti i lavori. L’intervento si è reso necessario dato che l’intera struttura della formazione rocciosa sulla quale posano i resti del castello stava sgretolandosi e tendeva a scivolare su uno strato profondo, rischiando di compromettere nel tempo l’integrità del sito. Bisognava quindi piantare dei micropali in sommità per ancorare i due strati di roccia solidi lavorando in spazi di cantiere estremamente angusti e a museo aperto. Questo significava, minimizzazione del rumore e delle polveri e attenta analisi di ogni dettaglio nell'organizzazione del cantiere. La JF40 si è dimostrata la soluzione perfetta per queste esigenze, considerando che la macchina può lavorare anche alimentata dalla rete elettrica, con impatto sonoro praticamente nullo.
Approfondisci
Installazione di vetrofacciate su grattacieli Russia
Installazione di vetrofacciata a Zaryadye Park
Una delle più recenti attrazioni di Mosca, capitale della Russia, è Zaryadye Park. Si trova nel cuore della capitale, di fronte al Cremlino di Mosca. Grazie alle mini gru Jekko SPX527CDH, SPX1040CDH e SPX1275CDH, l'edificio filarmonico del Parco è stato rivestito di vetrate che pesavano fino a una tonnellata in tempi rapidissimi.
Approfondisci
Opere Pubbliche Russia
Installazione di strutture metalliche alla VTB Arena
Nel 2018 il Campionato del mondo di calcio si è svolto in Russia. Arlift ha partecipato alla costruzione della maggior parte degli impianti in preparazione della Coppa del Mondo 2018. Uno di questi è lo stadio VTB Arena di Mosca. Grazie all'utilizzo delle attrezzature Jekko, ovvero la mini gru SPB209CP, è stata effettuata l'installazione interna di strutture metalliche.
Approfondisci
Installazione di vetrofacciate su grattacieli Russia
Installazione di vetrate modulari - Banca centrale di Russia
La sede centrale della banca principale della Russia, situata a Mosca, è un'altra struttura dove hanno lavorato le mini gru ARLIFT Jekko. Utilizzando la mini gru Jekko SPX527CDH abbiamo svolto una serie di compiti - cassette e vetrate modulari dell'edificio con elementi di facciata e lavorando dal pavimento.
Approfondisci
Installation of glass façades on skyscrapers Russia
Installazione di vetrofacciate a Moscow City
Il quartiere degli affari "Moscow City" è il quartiere dominante della nuova Mosca. Durante tutte le fasi della costruzione di un complesso aziendale, le mini gru Jekko SPD360CDH e SPX1275CDH, presentate da ARLIFT, hanno sollevato le vetrate della Federation, Evolution, 11ª sezione del quartiere IQ.
Approfondisci
Installazione di strutture metalliche e vetrofacciate su grattacieli Russia
Montaggio di strutture metalliche a Lakhta Center
L’intera linea di mini gru della ditta Arlift ha lavorato su uno dei più grandi cantieri russi degli ultimi tre anni - la Lakhta Center Tower - l'edificio più alto in Europa. Con l'aiuto di mini gru, l'intero complesso delle operazioni è stato eseguito presso l'impianto - installazione di strutture metalliche, casseforme, travi, vetrate della facciata della Torre e del centro prove, sollevamento di carichi e lavori ai piani.
Approfondisci
Maintenance in a restricted area UK
Recupero e riparazione dei cancelli di una chiusa danneggiata e sommersa
Una collisione con un'imbarcazione aveva fatto scattare il collare del cancello della chiusa Padworth e spostato il cancello. Il cancello sinistro era completamente sommerso sul fondo del canale e la chiusa risultava totalmente inutilizzabile. Restavano solo 72 ore per la riparazione prima dell'inizio del lungo e trafficato fine settimana festivo. Le principali questioni affrontate sono state: Il peso del cancello, in quanto comprendeva tutta la parte in ferro lavorata e la trave era ancora attaccata. Ciò significava che le stime sul peso del cancello corrispondevano a circa 3 t - 5 t, senza considerare la difficoltà operativa delle "gru a ragno" standard di JT Cranes alla distanza richiesta dal bordo del canale. Accesso - Anche se il sentiero era in buone condizioni, rami di albero bassi sul percorso e un argine stretto ed eroso in alcuni punti rendevano inadatta una tipica "gru mobile". Non si conosceva il posizionamento del cancello all'interno dell'acqua (non era noto il metodo di imbracatura preciso) Sarebbe stato necessario trasportare attrezzature supplementari e vari accessori di sollevamento (nastri stabilizzatori) Si avvicinava l'ora del lungo e trafficato fine settimana festivo. A causa dei numerosi problemi di cui sopra è stato accertato che l'unica macchina adatta al sollevamento (per capacità e facilità di accesso) nel periodo di tempo disponibile era una nuova macchina cingolata, la Jekko JF545, recentemente importata da JT Cranes: si trattava dell'unica del suo genere attualmente nel Regno Unito. La macchina utilizza essenzialmente una gru per autocarri su una base cingolata che offre un'elevata capacità di sollevamento e un raggio elevato senza la necessità dell'autocarro che sarebbe stato troppo pesante per il sentiero e troppo alto per gli alberi. L'attrezzatura era perfettamente adatta alle esigenze e i tempi di allestimento e smontaggio sono stati molto più rapidi del previsto.   Perché un modello Jekko JF545 si è rivelato la scelta migliore: Vantaggi per la sicurezza: Meno peso sul sentiero rispetto alle gru mobili standard Ridotto gioco in altezza Elevata capacità di sollevamento e raggio di sollevamento che hanno consentito di posizionare le apparecchiature/gli estrattori più lontano dallo "scavo" della chiusa e dall'acqua. Controllo a distanza che ha consentito all'operatore di avere una visione completa dell'operazione Ingombro ridotto rispetto a una gru mobile standard Vantaggi finanziari: Non era necessaria alcuna pista Non è stato necessario contattare/negoziare con i proprietari dei terreni per quanto riguardava l'accesso Nessun intervento di silvicoltura sugli alberi è stato richiesto per l'accesso Grazie ad un rapido allestimento è stato possibile aprire la chiusa per il lungo fine settimana festivo
Approfondisci
Movimentazione carichi Italia
Movimentazione carichi in ambienti chiusi e ristretti
L’MPK50 all’opera in Italia all’interno di alcune fabbriche. L’MPK50 è un minipicker pick & carry con una capacità massima di 5 ton, è totalmente radiocomandata pertanto l’operatore è sempre in posizione di sicurezza e ha il pieno controllo del peso. E’ estremamente compatto e funziona interamente a batteria ideale per movimentare carichi e lavorare in ambienti chiusi e ristretti.
Approfondisci
Outdoor in aree irraggiungibili ITALIA
Manutenzione ai sistemi di risalita in montagna
Una SPX1275 utilizzata in alta montagna per lavori di manutenzione ai sistemi di risalita. Una volta terminato l’intervento la gru è stata smontata e trasportata a valle da un elicottero. La SPX1275 è una delle minigru Jekko ad alta prestazione con caratteristiche uniche sul mercato e nonostante questo ha una ridotta area di stabilizzazione ed è particolarmente semplice da smontare e da trasportare, con ogni mezzo.
Approfondisci
Posa vetro-facciate su grattacieli Russia
Montaggio di vetro facciate
Tipico lavoro di montaggio vetro facciate su un edificio. La gru viene posizionata a 1 o più piani superiori e si procede ad installare tutti i piani inferiori in modo rapido e semplice recuperando i pannelli anche dal piano terra. L’utilizzo delle mini gru Jekko riducono la squadra di posa di 1-2 unità e aumentano l’efficienza del lavoro in termini di tempo, costi e qualità. Solitamente vengono usate mini gru della serie piccola (l’ideale è la SPX312): in questo caso l’edificio prevede una struttura con un solaio molto portante rispetto allo standard.
Approfondisci
Sollevamento ITALIA
Performance di pianista sospeso
La SPX527, la minigru per eccellenza, è stata utilizzata nel centro commerciale di Treviso per un evento straordinario. Nel bel mezzo della struttura un pianista ha suonato a quattro metri da terra, sospeso e soretto dalla minigru Jekko, con solo una base metallica dove poggiava il piano e la sedia. Il tutto in totale sicurezza e stabilità assoluta, a riprova della straordinaria versatilità di questo modello di minigru.
Approfondisci
Sollevamento ITALIA
Sollevamento di scenografia per evento culturale
In occasione della serata per salutare la chiusura del teatro Donizetti di Bergamo, le mini gru Jekko sono state invitate come ospite speciale a sorreggere il sipario d’accesso all’evento. 47 mila persone hanno preso parte all’iniziativa in tutta la città, passando attraverso l’enorme sipario allestito a Porta Nuova, sorretto da una Jekko SPX527 e una SPX1275, che si sono perfettamente rese parte del palcoscenico cittadino. La versatilità delle mini gru permette di utilizzarle per qualsiasi necessità di sollevamento.
Approfondisci
Aree di accesso limitate INGHILTERRA
Riparazione del tetto di un palazzo in centro a Londra
“Con la SPK60, la mini gru versatile che mancava sul mercato” L’azienda inglese JT Cranes ha acquistato nell’ultimo anno due SPK60. “Una macchina dagli innumerevoli vantaggi, versatile e flessibile che non ha paragoni sul mercato. Con questa gru tutti i lavori che prima si pensavano impossibili diventano possibili” Tra le prime ad aggiudicarsi l’innovativa SPK60 è stata l’azienda inglese JT Cranes che ha acquistato ben due di questi veicoli nel giro di un anno. La JT Cranes, con sede a Bedfordshire, è un’azienda familiare fondata nel 1981. Dal 2006 si è specializzata nel noleggio e vendita di mini gru versatili e dal 2015 è diventata l’unico distributore Jekko per il Regno Unito. “Abbiamo portato all’interno della nostra azienda la SPK60 perché è sicuramente la macchina più versatile e avanzata della sua categoria e nessuna delle altre gru simili presenti sul mercato è dotata di una cosi ottima flessibilità in cantiere - spiega Russ Taylor, managing director di JT Cranes - La prima SPK60 è stata acquistata come macchina demo e l’abbiamo venduta a un nuovo cliente in pochissimo tempo. Dopo poco ne abbiamo presa un’altra da tenere a magazzino nel nostro parco noleggio”. Sono tanti i motivi che rendono questa mini gru speciale e unica: “L’SPK60 ha una serie di vantaggi rispetto alla concorrenza - prosegue Taylor -: è estremamente ben concepita per quanto riguarda il comfort dell'operatore; ha una capacità di sollevamento ben superiore alle altre, sia in modalità pick&carry sia in modalità statica; ha la capacità di adattare numerosi accessori alle varie soluzioni di movimentazione; ha la capacità unica di essere in grado di funzionare con il motore elettrico e questo aiuta molto negli spazi chiusi e anche in città e centri storici dove ci sono limitazioni dettate dalle ultime normative sulle emissioni”. Questi e altri vantaggi hanno portato la SPK60 ad essere impiegata, nella sua versione di picker cingolato, per dei lavori su un tetto accanto a Buckingham Palace. “Il luogo in cui si è operato ha rappresentato una vera e propria sfida che la SPK60 è riuscita a vincere: lo spazio era limitato e c’era la necessità di non fare troppo rumore. Questa macchina, grazie al suo peso limitato, al suo ingombro minimo e soprattutto grazie alle sue ottime capacità di sollevamento, ha confermato l’eccellenza della scelta per questa tipologia di intervento”. E le possibilità di utilizzo sul mercato sembrano non avere proprio limiti. “Il mercato sta dimostrando di amare la SPK60 – prosegue il managing director di JT Cranes. – Ci stiamo rendendo conto che tanti lavori prima ritenuti impossibili o estremamente problematici, oggi possano essere risolti grazie alla versatilità di questa macchina.  Il mercato ama l'SPK60! stiamo trovando sempre più soluzioni a lavori precedentemente ritenuti impossibili o estremamente problematici che possono essere risolti grazie alla sua versatilità”.
Approfondisci
Movimentazione carichi ITALIA
Movimentazione di attrezzi sportivi in una palestra
La punta di diamante delle mini gru Jekko, la SPX 424 utilizzata in una palestra per lo spostamento e il posizionamento degli attrezzi da un piano all’altro. La gru viene posizionata al piano terra per recuperare dal piano superiore gli attrezzi sportivi e posizionarli al loro posto. L’utilizzo della mini gru Jekko permette di intervenire in uno spazio limitato, ottimizzando tempi e risorse e garantendo un lavoro di qualità.
Approfondisci
Aree di accesso limitate ITALIA
Posa di pannelli di vetro in area ristretta
Lavoro spettacolare in una casa di un tipico centro storico italiano. La SPX1040 viene utilizzata per sollevare la SPX424 in un piano intermedio dalle dimensioni ridotte. Una volta stabilizzata la SPX424 grazie anche alla ventosa GVI4+2 riesce a svolgere il suo compito in breve tempo: la posa di alcuni pannelli di vetro in luoghi quasi inaccessibili.
Approfondisci
Sollevamento e movimentazione Finlandia
Manutenzione di impianti industriali
La JF545 è stata utilizzata all’interno di un’azienda fornitrice di impianti industriali, per lavori specifici che richiedono elevati standard di precisione, leggerezza e manovrabilità come quelli garantiti dalle minigru Jekko. La JF545 è l’unica mini gru sul mercato con una capacità massima di 15 ton ed un’area di stabilizzazione variabile.
Approfondisci
Sollevamento e movimentazione Svizzera
Lavori su binari ferroviari
La SPX1040 viene utilizzata nel settore ferroviario e si adatta perfettamente al contesto. Le sue dimensioni ridotte (1440 mm che possono diventare 2050 mm) le permettono di percorrere e lavorare direttamente sui binari della ferrovia. L’ingombro complessivo con gli stabilizzatori è solo di 4,2 metri per 4,2 metri e la sua estensione massima in modalità pick&carry arriva a 13 metri e 16 metri in altezza.
Approfondisci
Edifici in legno SVIZZERA
Posa di costruzioni in legno
Una SPX527 utilizzata per la costruzione di una casa prefabbricata in legno in Svizzera. La mini gru da un grande vantaggio di efficienza in quanto una volta posizionata in cantiere, a differenza di un camion con gru, non deve essere più spostata. Il grande vantaggio di questa macchina, come si nota da alcune foto, è il JIB idraulico che permette di sollevare e movimentare pesi in modo più semplice.
Approfondisci
Centrali Elettriche e Nucleari Belgio
Lavori di manutenzione in una centrale nucleare
Le nostre SPX312 e SPX1040 al lavoro in una centrale nucleare ed in una centrale elettrica in Belgio. Velocità, capacità di adattamento e flessibilità di utilizzo hanno premiato l’utilizzo delle nostre macchine rispetto ad altre soluzioni più rigide e costose.
Approfondisci
Grattacieli Italia
Costruzione di edifici in vetro-facciata
Permasteelisa è stato il nostro primo cliente nel 1999. L’azienda, fra i leader mondiali della costruzione di edifici in vetro-facciata, utilizza le nostre mini gru per tutti i loro grattacieli nel mondo. Il modello SPX312 è particolarmente adatto per il montaggio dei pannelli: la gru viene posizionata a 1 o più piani superiori e si procede ad installare tutti i piani inferiori in modo rapido e semplice. L’utilizzo delle mini gru Jekko riducono la squadra di posa di 1-2 unità e aumentano l’efficienza del lavoro in termini di tempo, costi e qualità.
Approfondisci
Aree confinate Regno Unito
Sollevamento e trasporto di materiale attraverso passaggi ristretti
L’SPX1275 ha una caratteristica unica: 2 tonnellate di capacità in modalità pick & carry (trasporto e movimentazione del peso a 360° senza la necessità di stabilizzazione). Non esiste altra macchina al mondo che possa fare con tale efficienza un lavoro del genere, ossia alzare, movimentare, trasportare e posizionare un peso attraverso un passaggio di poco meno di 2 metri.
Approfondisci
Spazi Confinati Italia
Manutenzione di una centrale idroelettrica
In questa attività la nostra SPX1040 si adatta perfettamente a lavorare all’interno di una centrale idroelettrica in Friuli Venezia Giulia per una manutenzione dell’impianto. La SPX1040 viene calata dall’alto e posizionata a terra, una volta stabilizzata raggiunge fino ai 23 metri di altezza ed ha una capacità massima di 4 tonnellate.
Approfondisci
Grattacieli Canada
Montaggio di edificio in vetro
L’MPK20 al lavoro in un grattacielo in Canada per il montaggio di un edificio in vetro. Un’ottima alternativa alla SPX312, l’MPK20 può anche essere equipaggiato con il manipolatore idraulico MR800 che può essere utilizzato con qualsiasi materiale che non presenti porosità.
Approfondisci
Aree Confinate OLANDA
Manutenzione di una linea ferroviaria
La mini gru Jekko SPX527 è stata utilizzata per eseguire un intervento di manutenzione della linea ferroviaria in Actie Station Arnhem (Olanda) dal nostro distributore Hocap. La macchina viene stabilizzata in un area ridotta e grazie all’utilizzo del software sono stati impostati i Virtual Wall (Muri virtuali). Questo sistema permette in primis di evitare un fermo della linea ferroviaria e in secondo luogo agli operatori di lavorare in perfetta sicurezza evitando ogni possibile incidente.
Approfondisci
Cinema STATI UNITI
Attrezzatura di supporto per produzioni cinematografiche
Le nostre mini gru hanno svariate applicazioni, ma questa è davvero sensazionale. Nel 2004 durante le riprese di Spider-Man 2, vengono usate le nostre mini gru per la prima volta per sollevare Spiderman fra i grattacieli di New York. 10 anni dopo con l’uscita di Transformers 4 – L’era dell’estinzione, il regista Michael Bay utilizza le stesse macchine durante le riprese del suo nuovo film. Questa volta le Jekko non sono strumenti di sollevamento, ma protagoniste della scena clou del film dove i Transformers vengono risvegliati.
Approfondisci
Sollevamento macchinari Germania
Spostamento di macchinari industriali
La forza di 2 SPX1275 unite insieme per un lavoro di manutenzione industriale. L’intervento di spostamento dei macchinari all’interno di uno stabilimento di produzione tedesco è un’operazione facile, veloce ed economica grazie alle nostre mini gru. La SPX1275 ha una capacità massima di 7,5 tonnellate ed è possibile lavorare anche in modalità pick & carry con 2 tonnellate.
Approfondisci